Viaggio con gli occhi e le pennellate di un grande artista come Don Damaso Bianchi in compagnia di suo nipote, Donato Mancini.
Conversano è uno tra i luoghi più ideali per raccontare al meglio la storia e la natura più vere della nostra Puglia.
Inserita in un contesto naturalistico e agrario che ne ha influenzato la storia e le sensibilità, Conversano esprime un’arte tutta propria, spaziando dalle mura ciclopiche peucete alla cattedrale romanica con elementi del bestiario medievale, o ancora dalle raffigurazioni avifaunistiche alternate alle famose ciliegie sull’altare della Madonna del Rosario della chiesa di San Benedetto alla mole architettonica del castello aragonese con le 10 tele del Finoglio.
Ed è proprio all’interno del castello che è stata allestita da poche settimane una mostra di opere provenienti dalla pinacoteca provinciale di Bari, scelte perché rappresentanti il magnifico paesaggio pugliese, soprattutto della murgia sud-orientale.
In particolar modo, dopo aver visitato e conosciuto le maggiori emergenze storiche e artistiche della città, entreremo tra le sale del castello e faremo un viaggio immaginario nel cuore della Puglia, attraverso gli occhi e le pennellate di un grande artista come Don Damaso Bianchi.
Lo faremo in compagnia di suo nipote, Donato Mancini, che ci svelerà aspetti storici, artistici, ma anche “familiari” di don Damaso, al quale, tra le altre cose, si deve la costruzione della Villa del Minareto a Selva di Fasano. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
DURATA: 10:00 -13:00
TIPOLOGIA TOUR: Visita guidata
LOCALITÀ: Conversano (BA)
PREZZO: Adulto: € 10.00; Bambino (6-10 anni): € 5.00
RADUNO: ore 10:00 presso l’ingresso della Villa Garibaldi di Conversano
NOTE: scarpe e abbigliamento comodo.
CONTATTO INFO E PRENOTAZIONI: 328 647 4719 anche WhatsApp (Marialucrezia Colucci)
*La gestione dei servizi di valorizzazione del Polo Museale, MUSeCO, della Città di Conversano attualmente è affidata al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Società Cooperativa Serapia e dalla Società Cooperativa Armida.